giovedì 1 ottobre 2015

Ho incontrato la lana

Ho sempre pensato, anzi sono sempre stata certa di non possedere alcuna abilità manuale, artistica poi men che mai.
Due anni fa però mio figlio inizia la scuola steineriana ed io vengo catturata da una mamma  accattivante ed artista che si occupa del laboratorio di lana cardata.
Ed io, che non sapevo neppure cosa fosse questo misterioso materiale, scopro un mondo di batuffoli di lana, di colori, di pazienza e pazienza per far nascere punzonando con un ago, gnomi, fate ed animaletti del bosco da offrire ai nostri bambini.
Un mondo dove il calore della lana libera i nostri cuori per creare qualcosa di bello.
Da quel momento nasce una passione, ricerche sui materiali, nuove idee e a poco a poco tento anche la via per infeltrire con acqua e sapone e dar vita a tessuti fantasiosi e preziosi.
Ho ancora molta strada da percorrere, tanto da imparare e tante idee che girano per la testa.
Tanto feltro da creare.
Ed oggi inizia anche l'avventura di mettere gli altri a parte dei miei piccoli lavori, dei miei esperimenti, perché voglio condividere la gioia che mi dà  lavorare la lana, farle assumere con un   un ago forma che evocano un mondo di fiaba.
Che dire poi dell'incanto di far nascere dalla lana  un tessuto usando elementi semplici, acqua calda, sapone,  lavoro delle mani e lasciar andare la fantasia.
E di questa esperienza "di lana" che mi ha incantato  sono debitrice  a Marta ed al suo  laboratorio nei vecchi locali della scuola steineriana di Grugliasco, e sono anche in debito con tutte tutte le mamme steineriane che in questi due anni hanno condiviso con me saperi ed esperienze nel nostro "chiacchiericcio" mattutino al caffè letterario.